venerdì 14 settembre 2012

Alcool e giovani



Da lungo tempo l’uso di bevande alcoliche è considerato un fattore di rischio per la salute pubblica; però nonostante ciò l’alcol è parte integrante della vita quotidiana.
Infatti, in Italia l’interesse per il problema alcol sembra aumentare, sull’aumento dei fenomeni dovuti all’abuso e dipendenza da esso e al consolidarsi di comportamenti trasgressivi e pericolosi, soprattutto tra i giovani (in modo particolare incidenti stradali, teppismo, atti vandalici e violenti contro persone, corse in macchina a velocità folli, dipendenze e molto altro ancora).
Per quanto concerne, infatti, l’accostamento precoce degli adolescenti agli alcolici, il nostro Paese detiene il primato per l’età media più bassa d’Europa.
I giovani sono considerati un gruppo particolarmente a rischio per gli effetti che l’alcol può generare, i quali effetti possono avere un forte impatto sulla loro maturazione psicofisica; inoltre il rischio che una persona sviluppi abuso e dipendenza, è tanto più alto quanto precoce è l’età del primo accostamento agli alcolici.
Tendenzialmente i ragazzi consumano alcol in modo occasionale nei fine settimana e utilizzano questa sostanza per creare lo “sballo”ed è per questo motivo che si parla d’incidenti stradali del sabato sera, i quali stanno creando un allarme nei paesi sviluppati creando la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra 15-29 anni. Il consumo rischioso e dannoso di bevande alcoliche com’è noto contribuisce in maniera significativa ai problemi di salute, agli incidenti e ai decessi stradali e a numerose conseguenze sociali in ambito familiare, scolastico e lavorativo e ai fenomeni della criminalità, della violenza e dell’emarginazione sociale. Il danno causato dall’alcol non interessa solo chi beve ma si ripercuote anche sugli altri, sulla famiglia, sulla collettività. I problemi causati a terzi da parte dei bevitori spaziano dal semplice disturbo della quiete pubblica, i rumori molesti notturni, fino a conseguenze più serie come i maltrattamenti coniugali, l’abuso sui minori, la criminalità e la violenza. È stato stimato che 1 omicidio su 4 è alcol-correlato. Attualmente si stima che in Europa 5-9 milioni di bambini vivano in famiglie con problemi di alcol.
Tra i giovani l'uso di alcol è un'esperienza che si fa ad una certa età per il desiderio di provare nuove sensazioni, per uscire dalla noia; ma è anche collegato alla curiosità, ai comportamenti imitativi all'interno del gruppo, ed è spesso associato a momenti di socialità e di divertimento.
Pare che oggi la società sia incapace di offrire modelli e interessi stimolanti; ecco perché i giovani non trovando nulla che li appassioni cercano nuovi spazi di sopravvivenza, uno tra questi è il gruppo, che rappresenta l'espediente per trovare la propria dimensione.
L'alcol è considerato una droga anche dagli stessi giovani, i quali la descrivono come una “droga legale”: si beve la sera con l'obiettivo di “trasformarsi”.

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